Dopo poco più di dieci anni dall’introduzione nel nostro ordinamento, il contratto di rete sta assumendo sempre di più le vesti di uno strumento molto efficace per lo sviluppo di attività imprenditoriali e di realtà produttive. Ciò è dovuto principalmente in considerazione delle caratteristiche di flessibilità ed adattabilità che lo contraddistinguono e che lo proiettano fra gli istituti preferibili a cui ricorrere per innovare, crescere ed essere competitivi sul mercato.
Il contratto di rete si fa apprezzare per essere uno strumento economico (è pur sempre un contratto il cui costo è ripartito fra i diversi partecipanti) che preserva l’autonomia giuridica e operativa delle diverse imprese coinvolte (aspetto, come noto, assai rilevante per l’imprenditore italiano). Inoltre, la possibilità di prevedere la partecipazione di professionisti nei contratti di rete – come approfondito nel documento “Reti tra professionisti”, realizzato dai membri di Ermes Rete Italia, alla cui realizzazione abbiamo contribuito, permette alle imprese aderenti di ricorrere a competenze e specializzazioni professionali complementari e attinenti a diversi ambiti, ripartendo i costi fra i diversi aderenti al contratto.
È utile altresì ricordare anche che, con la Legge n. 81 del 2017, cd. Jobs Act, è stata prevista la possibilità di adottare il contratto di rete anche tra soli professionisti; in tal caso, tale contratto non potrà ottenere l’iscrizione presso il Registro delle imprese, per effetto delle norme che regolano la pubblicità legale prevista per i soli imprenditori.
Secondo i dati ufficiali del Registro imprese, a oggi, più di 41.606 imprese, operanti nei più differenti rami di attività che spaziano dal settore del commercio, dell’industria/artigianato, dell’agricoltura/pesca, a quelli dei servizi e della manifattura, hanno stipulato e registrato 7.471 contratti di rete di cui 1.194 con soggettività giuridica.
È quindi naturale indagare i motivi per i quali le 41.606 imprese, più tutte quelle “fuori dai radar” che hanno stipulato un “contratto atipico” per volontà o necessità, abbiano proceduto ad aderire a una rete (sia formalmente che informalmente). Sicuramente fra i diversi e molteplici vantaggi che scaturiscono da tale accordi di collaborazione fra imprese si annoverano le economie di scala, la possibilità di ampliare l’offerta dei propri prodotti e servizi, l’acquisizione di know-how e sfruttamento di innovazioni altrui, la maggior facilità nell’accedere a finanziamenti e a contributi a fondo perduto e il raggiungimento di una dimensione adeguata ad affrontare meglio il mercato nazionale e, a maggior ragione, quelli esteri.
Il Comitato di gestione esperto, coeso e snello, rappresentato da GIOVANNI FRANCHINI – GIUSEPPE IZZO – DANIELE GRAMICCIA, è impegnato a selezionare ed accogliere nuove adesioni, anche in vista dei prossimi impegni lavorativi, legati ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede, il nostro paese, protagonista europeo.
Il 21 Ottobre, la Sig.ra Luisa Federici in rappresentanza della società GY.FRA. GADGETS S.R.L., il Sig. Massimiliano Scipioni in rappresentanza della società SERVICE PMI S.R.L.S, il Sig. Ivan Coppolino in rappresentanza delle società EMY SERVICE SRLS e SERVICE 2020 SRLS, il Sig. Giovanni Franchini in rappresentanza della società EMY PRODUCTIONS SRL, il Sig. Claudio Cecere in rappresentanza della società SHAI SRLS, il Sig. Massimiliano Montinaro in rappresentanza delle società TUTTO FOOD SRLS e SALSA EN VIVO SRLS, la Sig.ra Viktoriya Maymiskul in rappresentanza della società EMME FOOD SRL, il Sig. Emanuele Morici in rappresentanza della società MERCATO SRLS, hanno accolto le nuove adesioni, tra quali anche quella di UESE ITALIA S.p.A., Sares Srl, Fantasia Service Srl, Italia Service Srl, Lab Srl, Service PMI SRLS, Emy Service Srl, Gi.Fra. Gadgets Srl.