ISO 9001
ISO 9001 , CHE COS’È?
La ISO 9001 si rivolge a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione, manifatturiera o di servizi. E’ lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualità di qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente:
all’esigenza dell’aumento dell’efficacia ed efficienza dei processi interni –quale strumento di organizzazione per raggiungere i propri obiettivi-
alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti.
Scopo primario dell’ISO 9001 è il perseguimento della soddisfazione del proprio cliente in merito ai prodotti e serzizi forniti, nonché il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi. Da questo punto di vista il modello ISO 9001 rappresenta uno strumento strategico in quanto mirato a:
valutazione del contesto e parti interessate
analisi di rischi ed opportunità come base per definire opportune azioni
controllo dei costi
aumento della produttività
riduzione degli sprechi
Dal punto di vista sostanziale ciò si traduce nella riduzione del rischio di non rispettare quanto promesso ai clienti e nella capacità di tenere sotto controllo i processi tramite la misurazione delle prestazioni e l’individuazione di adeguati indicatori. Inoltre viene spesso richiesta dai bandi di gara pubblici. La ISO 9001 fornisce infine un modello organizzativo di base che può essere completato con dei requisiti specifici peculiari di alcuni ambiti, descritti in norme di settore, ed è facilmente integrabile con altri sistemi di gestione, quali BS OHSAS 18001 (salute e sicurezza sul lavoro), ISO 14001 (gestione ambientale) e ISO 27001 (sicurezza delle informazioni). Alcuni esempi di linee guide settoriali sono rappresentate da norme UNI rivolte a:
Servizi all’infanzia
Assistenza residenziale agli anziani
Organizzazione congressuale e di eventi aggregativi
Servizi di call center, e così via.
PUNTI CHIAVE
La ISO 9001 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione:
il cliente e la sua piena soddisfazione;
lo studio del contesto e conseguenti rischi ed opportunità imprenditoriali;
la visione dell’azienda come un insieme di processi tra loro in stretta relazione e finalizzati a fornire prodotti che rispondano in modo costante ai requisiti fissati;
l’importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni.
Gestire la qualità significa gestire consapevolmente l’efficacia e l’efficienza dei propri processi attraverso:
la conoscenza, la gestione e il monitoraggio dei processi;
la capacità di coinvolgere le risorse umane;
la centralità del ruolo dell’Alta Direzione aziendale;
la capacità di misurare le proprie prestazioni ed il grado di raggiungimento degli obiettivi.
Implementare e certificare un Sistema di gestione conforme alla norma ISO 9001 significa decidere di improntare l’organizzazione aziendale a criteri di Qualità, utili a garantire non solo la soddisfazione del cliente, ma anche funzionali ad un costante perfezionamento aziendale, non solo in merito all’attività produttiva, ma anche commerciale.
Il principio fondante il sistema qualità, che, per essere valido e conforme alla normativa ISO 9001, deve appositamente certificato da un Ente Certificatore autorizzato, è l’insieme di una serie di procedure e la comprova della esatta e costante applicazione delle stesse; tali procedure, riassunte ed annotate nel manuale della qualità, dovranno essere studiate e concepite per raggiungere un risultato autoimposto (ad esempio il miglioramento della gestione operativa) e per conservarlo nel futuro.
L’applicazione del sistema di Gestione della Qualità necessita che l’azienda adotti registrazioni finalizzate ad assicurare un controllo continuativo dell’attività aziendale ed opportune a tracciarne l’applicazione nel tempo, in modo che siano sempre disponibili tutti i dati e le informazioni utili a tarare gli obiettivi di miglioramento e sviluppo.
Qualunque struttura aziendale, sia in termini dimensionali sia in merito alla tipologia di attività, può creare e fare proprio un sistema gestionale che sia aderente alla norma SO 9001. Nel settore degli appalti pubblici la Certificazione di Qualità è un requisito necessario e premiante.
Di fatto, la Qualità è un prerequisito necessario per le azienda attive nell’ambito delle costruzioni: Infatti l’attuale normativa che regola i Contratti Pubblici impone il possesso di un Sistema Qualità Certificato alle imprese che intendano qualificarsi a bandi di gara il cui importo a base d’asta sia superiore a 619.200,00 euro e che, a tale scopo, necessitino di Attestazione SOA, ma è al contempo un requisito premiante sia per gli esecutori di lavori che per i fornitori di beni o servizi che possono avvalersi della riduzione al 50% dell’importo della cauzione provvisoria e della cauzione definitiva, da presentare all’Ente Pubblico in sede di qualificazione ed assegnazione dell’appalto.
Alcuni esempi
In stretta collaborazione con i professionisti del team dello studio Guaglianone Marco, i Consulenti di UESE ITALIA offrono anche Consulenza finalizzata all’ottenimento del Modello 231.
La predisposizione di un Modello organizzativo, ritagliato sulle specificità della propria organizzazione, è condizione essenziale per non incorrere nella responsabilità di cui al D.lgs. 231/01 e, allo stesso tempo, rappresenta la scelta migliore per rendere più efficiente la propria governance, innalzare i livelli di compliance e rafforzare la presenza dell’impresa sul mercato.
L’adozione del “Modello 231” consente di prevenire l’applicazione da parte dell’autorità giudiziaria di gravi sanzioni, qualora un organo societario, un dipendente o un collaboratore abbia commesso un reato. Tali sanzioni possono comportare la chiusura o la sospensione dell’attività oppure il pagamento di somme superiori al milione di euro.
Nel caso in cui venga commesso un reato nel contesto aziendale, la mancata adozione del “Modello 231” costituisce per gli amministratori una violazione dei doveri di cui agli artt. 2381, commi 3 e 5, e 2392 c.c., la quale comporta l’obbligo di risarcire i danni derivati.
L’adozione del “Modello 231” diviene essenziale alla luce del nuovo “Codice della crisi di impresa”, che entrerà interamente in vigore a partire dal 1 settembre 2021.
Il nuovo art. 2086 c.c. impone infatti agli amministratori di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni della società, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi di impresa e della perdita di continuità aziendale.
L’inottemperanza a tale obbligo può comportare una responsabilità penale diretta per l’amministratore e, allo stesso tempo, l’applicazione di gravi sanzioni a carico della società qualora la commissione di un reato sia stata agevolata da tale omissione.
La scelta di adottare il “Modello 231” è fondamentale per sviluppare un’etica di impresa, promuovendo all’interno dell’organizzazione aziendale il rispetto della legislazione posta a tutela di interessi rilevanti (quali, ad esempio, la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’ambiente).
Oggi, più che in passato, fare impresa è infatti sinonimo di consapevolezza e responsabilità; ciò implica dunque coniugare gli obiettivi di profitto con l’assunzione di comportamenti etici e con il rispetto di valori fondamentali per la sostenibilità.
L’adozione del “Modello 231” consente di incrementare l’efficienza del sistema di controlli interni, dell’organizzazione e del funzionamento della società.
Con l’adozione del “Modello 231” l’impresa dimostra di avere a cuore il rispetto delle norme vigenti e di operare in modo virtuoso, condizione che rappresenta garanzia di affidabilità per gli stakeholder.
L’adozione del “Modello 231” incide sull’attribuzione del “rating di legalità”, sistema premiante rivolto alle imprese più attente all’etica e al rispetto della legge, il cui scopo è quello di consentire un più agevole accesso ai finanziamenti pubblici ed al credito bancario.
La presenza di sanzioni ovvero di procedimenti ai sensi del D.lgs. n. 231/01 può scoraggiare potenziali azionisti che si troverebbero a sopportare i rischi anche monetari derivanti da tali violazioni.
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